I lavori dell’anello ferroviario proseguono e le aree di cantiere si espandono
Nonostante i lavori proseguano molto lentamente, il comune è costretto ad emettere le nuove ordinanze necessarie per la chiusura delle nuove aree da destinare al cantiere Tecnis.
La nuova ordinanza autorizza la Tecnis ad occupare il tratto di strada tra Via La Lumia e Via Roma (restringendo notevolmente il tratto all’incrocio con via Roma) per permettere lo spostamento delle sotto-reti dal lato dei civici dispari, così come già avvenuto nella parte bassa di Via Amari.
Il comune è obbligato ad emettere le ordinanze per evitare di essere citata per danni. Lo stesso può però sospendere l’ordinanza qualora la ditta non dimostri di lavorare al tratto oggetto dell’ordinanza.
In pratica, però la Tecnis è molto brava in questo, infatti lavorando molto lentamente non da possibilità all’amministrazione di poter sospendere l’ordinanza e intanto però causa lamentele e proteste da parte dell’intera cittadinanza.
Infatti siamo tutti a conoscenza della grave crisi dell’azienda e dei numerosi scioperi intrapresi dagli operai per i mancati pagamenti degli stipendi. Adesso sembra che la situazione sia tornata alla normalità, anche se in realtà non si è visto il famoso incremento della forza lavoro che da tempo la ditta promette a RFI e Comune.
Sta di fatto che questi lavori stanno dimostrando quanto sia necessario cambiare la normativa che si occupa dell’aggiudicazione delle gare d’appalto. Infatti la ditta si sta dimostrando molto lenta e ciò non è possibile specialmente quando si va ad intaccare il centro della città, ma sopratutto una delle zone più altamente trafficate dell’area urbana.
Ci auguriamo quindi che si possa procedere ad un miglioramento e una velocizzazione dei lavori.
Anche se nutriamo forti dubbi in merito.
Foto tratte da Repubblica.it e da Marcello L.
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Sembra che a passo di lumaca l’anello verrà completato.
L’ultima ordinanza del giudice dovrebbe consentire alla Tecnis di incassare i crediti spettanti, e quindi mooolto lentamente completare gli appalti in corso.
I lavori vengono effettuati secondo un cronoprogramma che per legge l’Impresa è obbligata a presentare alla Direzione dei Lavori che lo approva. In casi del genere, il capitolato speciale d’appalto, se fatto bene e seriamente, deve prevedere cospicue penali in casi di ritardi riguardanti l’apertura al traffico dei singoli tratti stradali interessati dai lavori. Quando lavoravo presso l’Autostrada del Brennero, se, come Impresa appaltatrice, sgarravamo di mezza giornata l’apertura al traffico, ci facevano pagare fino all’ultimo centesimo di penale, senza se e senza ma… Ma, si sa, lì sono tedeschi ….
sì ma appunto si diceva che molto lentamente non va, dati i disagi ai commercianti. chi può dare una mano?
La mano la danno i documenti contrattuali d’appalto che, se fatti bene, devono prevedere congrue penali per ogni giorno di ritardo nel completamento delle macrofasi lavorative, con particolare riguardo per le aperture al traffico delle arterie interessate. Ripeto, se sono fatti bene …. altrimenti è tutto un lavorare all’acqua di rose ed un volemose bene …
Ma considerando che con moltissima probabilità, a fine appalto ed a chiusura dei lavori (se mai avverranno), della Tecnis rimarranno solo le briciole, queste famose penali, chi le dovrebbe pagare?
In caso di fallimento dell’Impresa, l’Ente Appaltante rientra tra i soggetti creditori che hanno pertanto diritto ad essere liquidati nell’ambito della procedura fallimentare.
Il cronoprogramma autorizza questa lentezza. Prevede anni ed anni di lavori.
Chi lo ha approvato è un criminale che ha inferto un danno gravissimo alla collettività, e sicuramente non pagherà per aver commesso una ca**ata del genere.
Ora il comune non può fare altro che stare a guardare.
quindi finiranno in tempo?
l’inettitudine del comune la conosciamo, ma in tutto questo rfi non dice nulla
Non importa la lentezza della prosecuzione dei lavori… Tanto ci spetta soffrire per i prossimi 7 giorni. Poi sarà (o dovrebbe essere) la fine della fine: arrivaaaa la ZTL !! … Ops, non vorrei che sia come con le targhe alterne che sono esistite e nessuno le rispettava / controllava! Vuoi vedere che ad Aprile c’è il “pesce d’aprile” e che è stato tutto uno scherzo?!
Alla luce degli ultimi avvenimenti per quand è prevista la riapertura del servizio ferroviario da Palermo Centrale fino a Piraineto?